Solennità del Sacro Cuore

Gesù giubilante mi diceva: Mia cara, che vuoi,  che desideri? Io senza risposta; parlava il cuore al cuor di Gesù ed  questi cuori s’intendevano insieme, s’univano in modo che pareva un sol cuore, un sol volere, cioè il volere di Dio restava in me… Per la terza volta mi disse: Dimmi, che vuoi,  che desideri? Dicendomi così abbassava il suo capo e lo posava nel mio e mi faceva sentire quelle spine della corona, mi pareva che penetrassero nel mio capo. Nel capo le spine, nel cuore l’amore: pene e dolori, pene e amore, tutto in un istante partecipavo e quello che in quel punto l’anima capiva distintamente sopra la finezza di amor di Dio non posso con parole dir niente, si resta in vita perché l’amore dà nuova vita, del resto questi eccessi del divino amore son cose che in un tratto ci possono togliere la vita, l’umanità non può resistere a queste pene.

(dal Diario di S. Veronica Vol. V p.269 ed. Lazaro-Antonini

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