Storia

L’inizio della prima missione della Provincia marchigiana in Benin risale al 1987 quando i nostri confratelli cappuccini delle Marche aprirono un convento a Cotonou, la capitale (ora i conventi sono 3 di cui uno alla periferia della città e una nel nord dello paese).

monastero nel 1995

Qualche anno dopo, (1988-89), L’Arcivescovo di Cotonou, il compianto Mons. Isidore De Souza (†1999), desiderando avere in diocesi una presenza contemplativa, ne fece richiesta al Ministro Generale dei Cappuccini, padre Flavio Roberto Carraro, Arcivescovo emerito di Verona, che pensò di rivolgere l’invito alla nostra comunità di Cappuccine di Mercatello attraverso il ministro Provinciale delle Marche padre Evaristo Subissati.
Dopo un periodo di discernimento comunitario, per conoscere il luogo e la nuova realtà, l’abbadessa in carica suor Paola insieme a suor Margherita visitarono la missione dei Cappuccini a Cotonou, e questo ci portò a capire sempre più che, se pregare è importante, è altrettanto valido far vedere una Comunità contemplativa e offrire la possibilità di condividere i momenti di preghiera.

le prime sorelle

Il 13 agosto 1993, centenario della nascita della Madre S. Chiara, le cinque sorelle missionarie (guidate dalla stessa suor Paola sostituita nell’abbadessato da suor Margherita), dopo un periodo di preparazione anche della lingua francese, sono approdate in Benin, terra benedetta, sistemandosi in un terreno a fianco dei nostri confratelli cappuccini e delle suore Terziarie, per essere con loro segno e presenza di vita religiosa col nostro carisma francescano. Il nuovo monastero dedicato a “Gesù Eucaristia” è stato ufficialmente inaugurato il 29 settembre 1994 sempre dal Ministro Generale padre Flavio Roberto Carraro.

vista dal terrazzo

Il terreno su cui sorgeva il primo monastero, nel 1993, era stato donato dal vescovo Mons. Isidore De Souza alla nostra missione; esso distava dal mare 400 metri circa; nella bella “cittadella” Francescana con i frati Cappuccine e le suore Terziarie confinanti. Fin da quel momento il mare cominciava ad avanzare a causa della costruzione del porto di Cotonou che aveva sviato le correnti, esisteva però un progetto appoggiato da alcuni paesi stranieri che prevedeva la costruzione di barriere che avrebbero fermato questa avanzata.
Purtroppo, non essendoci interessi economici data la condizione di povertà del paese, queste promesse non si sono mai realizzate e, adesso, dopo tredici anni di permanenza la comunità si trova con il mare alle porte. Nei primi mesi del 2006 c’è stata una vera e propria inondazione che ha preso e distrutto molte capanne costruite sulla spiaggia davanti al monastero. Anche il compianto Card. Gantin si era fatto sentire chiedendo loro di affrettare il trasloco.

vista dal terrazzo nel 2008

A causa dell’avanzamento del mare e del posto divenuto ormai troppo piccolo per noi e per vari altri motivi (la zona paludosa e malarica, il rumore sempre più forte delle sette e dei protestanti che si trovano attorno a noi), nell’estate 2006 abbiamo provveduto all’acquisto di un nuovo terreno ad una quarantina di Km da Cotonou. Il posto resta un po’ isolato e spazioso ed il clima è molto più fresco.

vista dal terrazzo nel 1998

I lavori sono stai iniziati nel mese di novembre-dicembre 2006 con la costruzione del pozzo per l’acqua che, scavato tutto a mano fino a quarantacinque metri di profondità è la sorgente di indispensabile per la costruzione e poi per la vita. Le fondamenta sono state gettate nella zona delle camere poi si è continuato con l’altra parte.
Il 19 marzo 2007, solennità di S. Giuseppe, accompagnate dai nostri padri Cappuccini e da alcuni laici amici del Monastero con la presenza della madre abbadessa di Mercatello, suor Serena, e del Ministro Provinciale delle Marche, fra Gianni Pioli, abbiamo inaugurato con la posa della prima pietra i lavori di costruzione del nuovo monastero.

vista dal terrazzo nel 2008

La Santa Messa, presieduta da fra Gianni Pioli, in visita ai confratelli del Benin, concelebrata dal Parroco della nuova parrocchia, i suoi coadiutori e la partecipazione di tutti gli operai e la gente dei villaggi vicini, è stato un momento molto bello ed emozionante. All’omelia il Padre Provinciale ha parlato delle sorelle Clarisse Cappuccine come di “una comunità, in cui Dio renderà presente il suo Amore per gli uomini, realizzerà il nostro sogno e il sogno di Dio. Nella fede e nella speranza sarà un sogno che si realizzerà perché c’è la forza dell’amore di Dio: e tutto sarà soltanto opera di Dio“.
Il prezioso contributo di tanti benefattori ha permesso la realizzazione del nuovo Monastero, quasi finito. Le pietre del nuovo monastero sono ormai quasi tutte sistemate e la loro bellezza testimonia, in mezzo alla foresta, lo splendore di Dio in mezzo agli uomini, ma soprattutto la loro presenza sarà segno agli occhi di Dio della generosità di tanti fratelli e le sorelle che lo abiteranno supplicheranno e ringrazieranno il Signore per quanti ci hanno beneficato.

ingresso nuovo monastero

A ottobre del 2008 è iniziato il trasloco tra le lacrime della gente a noi affezionata alla comunità orante e che  non avrà più la possibilità di pregare nella nostra Chiesa di Cotonou.
Dalla festa di tutti i Santi il 1° novembre 2008, tutta la comunità si è trasferita nel nuovo monastero anche se prima dell’inaugurazione resta ancora da ultimare il muro di cinta, la cappellina e il serbatoio per l’acqua.. Dopo questi lavori continueremo il completamento dell’edificio con la costruzione della Chiesa e della foresteria.

chiostro monastero in costruzione

Il primo Natale trascorso nel monastero di Zinvié, è stato come una nuova nascita: l’emozione è stata grande per nuova pagina da scrivere, ma anche per il sofferto distacco dal luogo familiare in cui siamo nate in questa terra africana.

In poco più di due anni il monastero è stato costruito e il 15 aprile 2009  è stato inaugurato alla presenza dell’arcivescovo di Cotonou e della madre abbadessa di Mercatello.

Il grande avvenimento “storico” per la nostra Comunità è stato l’erezione canonica avvenuta il 17 febbraio 2011 sigillato con la celebrazione del primo capitolo con la presenza di madre Serena (di Mercatello) e del custode padre Vincenzo Febi il giorno 8 giugno 2011.

 

Chiostro monastero finito

Il capitolo è stato una stupenda esperienza di comunione fraterna e di pace che ha visto l’elezione della nostra suor Paola P., come madre Abbadessa, suor Maddalena L. vicaria e suor Nathalie A. consigliera. Dopo diciotto anni di presenza e di esperienza  in questa terra beninese si apre per noi una pagina nuova.

 

Dopo 20 anni di presenza attualmente (nel 2013) siamo quattordici sorelle di cui otto di voti perpetui, tre di voti temporanei, due novizie, una postulanti, due giovani aspiranti.

La vita nel monastero prosegue bene, nel desiderio di vivere sostenendoci con il ricavato del  nostro lavoro, anche se con grande fatica e difficoltà perché non riusciamo a vendere i nostri prodotti, senza considerare i numerosi poveri che quotidianamente aiutiamo a vivere.

 

in primo piano la foresteria in costruzione

Abbiamo iniziato la costruzione della foresteria anche se la spesa per gli operai è ancora elevata,  tuttavia la provvidenza ci sostiene e una grande benefattrice ci permette finalmente di iniziare a costruire la Chiesa che sarà il vero punto di riferimento, non solo per il monastero, ma per numerosi fedeli.

 

 

Il nuovo sito è in fase di allestimento

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