Come i discepoli nel Vangelo di questa domenica chiedono a Gesù la causa della cecità dell’uomo (Giovanni 9,2), così anche a noi nascono domande come: perché questa epidemia? Lo sguardo dei discepoli di ieri, come quello di oggi è rivolto al passato, nella ricerca della cause che provocano il male,una ricerca della causa/effetto. Lo sguardo di Gesù è sull’uomo e sul fine dell’esistenza che è incontro con l’Amore.
La risposta di Gesù è sempre nuova e spiazzante i nostri miopi sguardi: perché l’umanità impari a vivere!
Dio vuole la vita dell’uomo e che sia in pienezza, per questo il Figlio di Dio si è fatto uomo (Gv. 10,10).
Una vita senza senso è temibile più della morte, una vita che non tende alla pienezza è il buio di una cecità che spegne ogni energia.
Nei piccoli gesti della quotidiana esistenza riscopriamo così il valore della vita in famiglia, al lavoro e soprattutto il dono generoso di noi stessi nel servizio al prossimo che rende bello e appagante ogni sforzo umano. Lo stanno dimostrando quanti si impegnano per curare i malati e prevenire la diffusione del contagio o spendono le loro energie nella ricerca umile e paziente per trovare rimedi efficaci contro il COVID-19, anche senza saperlo vivono la parola di Gesù: bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato ( 9,4)
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